Oggi, lunedì 15 marzo 2021, si celebra la terza giornata nazionale dedicata ai disturbi alimentari. E’ una giornata molto importante che nel resto del mondo è celebrata il 2 giugno. La Direttiva del Presidente del consiglio dei Ministri del 2018 ha indetto la Giornata Nazionale del fiocchetto lilla per sensibilizzare in merito ad un argomento vasto e complesso, che colpisce 3 milioni di persone solo in Italia. Circa il 95% dei casi è rappresentato da donne e la restante parte riguarda uomini. E’ stata scelta in Italia questa data per omaggiare l’anniversario della scomparsa di una ragazza bulimica.

I Disturbi del Comportamento Alimentare o DCA comprendono una vasta gamma di alterazioni che nella maggior parte dei casi compromettono la qualità di vita di chi ne soffre, ma anche di familiari e amici. Si tratta di un fenomeno che gradualmente sta assumendo le sembianze di un’epidemia sociale e che ha bisogno di un’attenzione necessaria per contrastarlo e per invogliare gli individui coinvolti a chiedere aiuto. Oggi solo una piccola percentuale di chi soffre chiede aiuto.

Si tratta di patologie complesse che portano l’individuo ad avere un rapporto distorto con il cibo, con il proprio corpo e con il proprio peso. Il disturbo alimentare è spesso la causa di un complicato intreccio di vari fattori quali: insicurezza, scarsa autostima, eventi particolarmente stressanti e momenti delicati della vita come il periodo pre-adolescenziale e l’adolescenza.

Nell’ultimo anno il lockdown e la DAD, hanno provocato restrizioni a tutti i cittadini e in particolar modo i ragazzi hanno dovuto vivere e continuano ancora oggi a vivere in modo assolutamente atipico e nell’isolamento, un momento delicatissimo della loro crescita. Una combinazione complessa di vari elementi insieme alla necessità di adattarsi a regole nuove e diverse e talvolta soffocanti anche se necessarie, può innescare comportamenti anomali con il cibo in chi ha già una predisposizione.

Questa giornata di informazione e sensibilizzazione mira ad aumentare l’attenzione della popolazione in merito a queste patologie particolari e delicate che conducono l’individuo che soffre ad utilizzare il proprio corpo come mezzo per comunicare disagi molto più profondi.

E’ importante comprendere che questi disturbi possono essere curati attraverso percorsi riabilitativi specifici, ed è necessario riconoscerli precocemente per correggerli con il supporto che meritano.