Oggi, 15 Febbraio 2021, si celebra la XX Giornata Mondiale della lotta contro il cancro infantile, International Childhood Cancer Day. E’ stata l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha scegliere questa data e lo scopo primario è quello di informare e affrontare ogni anno le problematiche di bambini e adolescenti affetti da tumore.

Esiste un Network a livello globale, Childhood Cancer International (ICC) che unisce e raccoglie famiglie di tutto il mondo con analoghe situazioni e tutte le associazioni di familiari e adolescenti colpiti da cancro. Sono loro stessi che danno origine ad iniziative volte a sostenere la ricerca e a sensibilizzare l’opinione pubblica in merito a questo argomento e a procurare sostegno e vicinanza a chi per la prima volta sta affrontando una dura battaglia.

A livello mondiale ogni anno a più di 400.000 bambini e adolescenti sotto i 20 anni viene diagnosticato un cancro.

In Italia si ammalano di tumore (linfomi e tumori solidi) o leucemia oltre 1500 bambini e oltre 900 adolescenti. Circa l’80% riesce a guarire specie se affetti da leucemie e linfomi. Sono ancora molto basse le guarigioni da tumori cerebrali, neuroblastomi e osteosarcomi. Attualmente sono pochissimi i farmaci anticancro studiati per l’età pediatrica. Per questa ragione spesso i farmaci usati per combattere i tumori pediatrici, sono solo per adulti e adattati all’uso pediatrico.

Oggi il cancro nei bambini e negli adolescenti è curabile, ma l’80% dei malati pediatrici si riscontra nei paesi a basso reddito e circa la totalità muore. Si tratta di paesi nei quali è difficile ricevere una diagnosi corretta e dove accedere alle cure è davvero arduo e quando si riesce a farlo, si riscontra una quasi totale disattenzione nei confronti del dolore. Garantire loro una tempestiva diagnosi e l’accesso alle cure, significherebbe riuscire a salvare circa 100.000 malati in più ogni anno.

Ciò per cui oggi si combatte è cercare di ridurre al minimo il dolore di chi soffre e raggiungere almeno il 60% di sopravvivenza per tutti i bambini affetti dal cancro in tutto il mondo entro il 2030. Una prospettiva fantastica che significherebbe salvare un milione di bambini in più, nell’arco di un decennio.