L’8 settembre è la giornata mondiale della fisioterapia ed è stata istituita nel 1966 su iniziativa della WCPT (World Confederation for Physical Therapy). Lo scopo è riconoscere l’importanza del lavoro svolto dai fisioterapisti per i loro pazienti e per l’intera comunità.

 

E’ dal 1999 che in Italia la figura del fisioterapista è riconosciuta come professione sanitaria della riabilitazione e la sua formazione è di competenza delle sole Università. La fisioterapia è oggi una branca ufficiale della medicina che si occupa della prevenzione, cura e riabilitazione di pazienti affetti da patologie o disfunzioni, congenite e/o acquisite in ambito muscolare, neurologico e viscerale. Il fisioterapista gestisce il paziente nel recupero funzionale a seguito di menomazioni e disabilità indistintamente dall’entità delle cause.

Per questa ragione la fisioterapia può intervenire in diversi campi nei quali è possibile che si verifichino patologie osteo-neoromuscolari quali: pediatria, geriatria, ortopedia, neurologia etc..

La fisioterapia affonda le sue radici nell’antichità. Era già praticata ai tempi di Ippocrate e successivamente di Galeno. Si ritenevano i trattamenti come il massaggio e le tecniche di terapia manuale, delle vere e proprie pratiche mediche e pertanto curative.

La fisioterapia oggi è in grado di rispondere in maniera adeguata alle nuove necessità e ai nuovi bisogni di salute dei cittadini.